La storica manifestazione della “Rua” di Vicenza accoglie quest’anno anche la delegazione della Confraternita dello spiedo di quaglia di Levà. Il piccolo gruppo è una rappresentanza di tutto il grande sodalizio impegnato alla sagra di Levà che si conclude lunedì 16 settembre.
Una manifestazione, quella che si sta svolgendo nella frazione di Montecchio Precalcino che continua ad ampliarsi e diffondersi. A partire da Venerdì sono giunte migliaia di persone provenienti dal Trentino Alto Adige, dal padovano, dal veronese per assaporare il ricco menu’ della confraternita e le deliziose proposte gastronomiche degli stand aperti dai vari volontari del gruppo.
Oltre 3000 persone hanno calcato i piazzali del centro polivalente di Levà con 2000 coperti del ricco menu’ proposto dalla Confraternita, oltre alle bruschette, piadine, dolci fatti in casa accompagnati dalle birre e dai cocktail elaborati dai giovani della Capannina On The Beach.
L’impegno della Sagra di Levà ha quindi costretto l’organizzazione a ridurre la partecipazione del sodalizio montecchiense con una sparuta delegazione per la sfilata della RUA di Vicenza che torna quest’anno alla sua settima edizione dopo la ricostruzione del macchinario andato distrutto durante la seconda guerra mondiale.
La festa, inserita dal 2013 nel Registro regionale delle feste storiche, come da tradizione è iniziata con la sfilata del corteo preceduto dalla “Ruetta”, riproduzione in dimensioni ridotte della grande Rua (che nella versione attuale non può essere trasportata) di proprietà dell’Ipab e gentilmente prestata per l’occasione.
Il piccolo gruppo di Levà ha sfilato, orgogliosamente, con le insegne della Confraternita e del gonfalone del Comune di Montecchio Precalcino, assieme a tante altre Confraternite del buon cibo vicentino seguendo il percorso che si è avviato da Piazza del Duomo con il consueto scampanio delle campane puntuale alle 20.15 fino a raggiungere Piazza dei Signori dopo aver attraversato contra’ Vescovado, piazza Castello, corso Palladio, contra’ Santa Barbara, e ingresso finale in piazza Biade. Alla testa del corteo, prima della “Ruetta”, hanno sfilato il sindaco della città berica, il presidente del collegio notarile di Vicenza e Bassano, i rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, del comitato per la Rua, dell’amministrazione provinciale, dei notai, di Aim, di altre istituzioni cittadine nonché delle confraternite, a partire dalla Confraternita del Baccalà, ed i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.
A seguire la “Ruetta” seguita da una folta rappresentanza di gruppi storici in costume, tra cui i figuranti della Compagnia d’arme San Vitale di Montecchio Maggiore, della Proloco di Marostica, de I Ragazzi della Faida di Montecchio Maggiore e de “Le bande di Baldassarre di Scipione” di Verona. Alla sfilata hanno partecipato, inoltre, i rappresentanti di alcuni comuni del vicentino e delle realtà associative della provincia, l’UNPLI provinciale con il gonfalone e i rappresentanti di molte Proloco vicentine con le loro bandiere. La comunità vicentina è stata rappresentata come di consueto da numerosi partecipanti provenienti dalle variegate componenti delle realtà associative di città e provincia, del mondo dello sport, del volontariato, di gruppi e associazioni attivi nei quartieri, ordini professionali e categorie economiche del territorio e da molti cittadini che si sono uniti al corteo. Infine le tante scuole vicentine hanno portato le loro delegazioni per l’inizio dell’anno scolastico iniziatio proprio in questi giorni.
La festa si è conclusa con una fiaba inventata per l’occasione, e che simbolicamente celebri la vicenda dei “500 anni di quando i vicentini conquistarono la luna”. La fiaba, come il mito, hanno la capacità di reinterpretare elementi della realtà, o persone e fatti realmente accaduti, visti con l’occhio della fantasia. E il Giro della Rua, con il suo spettacolo di suoni e luci, è un momento in cui migliaia di persone vogliono darsi appuntamento per sognare gardando la Luna dopo la conquista americana del nostro satellite naturale, cinquant’anni fa, concomitante anche alle feste asiatiche dedicate al risplendente Selene che in Cina si sono celebrate il giorno precedente.
Una partecipazione, quella alla “Rua” di Vicenza che dimostra quanto la Confraternita dello spiedo sia una realtà sociale viva e solidale, apprezzata da tutti.