Il menu’ della cena di gala 2014
Non solo cibo, ma anche Cultura. Con questa massima la Confraternita di Levà ha organizzato Domenica 15 aprile 2012 la gita nella patria del prosecco e dello spiedo trevigiano. (CLIKKA LA FOTO E VEDI IL VIDEO) L’occasione per il gruppo vicentino è stata, oltre a gustare i piatti tipici della marca trevigiana, di conoscere la storia del territorio trevigiano con visite all’ abbazia cistercense di S.Maria di Follina, risalente al XII secolo, il Castello medioevale di Castelbrando e la sosta alla gipsoteca del Canova a Possagno. Tornando alla cucina tipica trevigiana, la tradizione dello spiedo, è una modalità di cottura che si tramanda da generazioni. La cottura è semplice: un buon camino,legna di faggio e molta pazienza visto che occorrono mediamente 5 ore di cottura lenta con la brace viva. Le carni utilizzate sono normalmente pollo, costine di maiale e coniglio a cui si possono aggiungere o variare porzioni di anitra o tacchino. Ogni pezzo viene separato nello spiedo da foglie di salvia e fettine di lardo. Immancabile la spruzzata di Prosecco di Valdobbiadene che ora viene semplicemente chiamato Valdobbiadene per distinguere il famoso vino-spumante trevigiano da quello comune prodotto ormai anche in Brasile. Ad accompagnare la pietanza trevigiana si suggerisce del buon Cabernet o comunque del vino rosso corposo e fruttato. La pietanza, come abbiamo detto, specialità della cucina pedemontana trevigiana, con il mese di luglio 2012 è entrato a far parte ufficialmente dei prodotti agroalimentari tradizionali, inserito nell’apposito elenco predisposto dal Ministero delle politiche alimentari con la collaborazione delle Regioni. Il riconoscimento e’ arrivato grazie alla collaborazione tra Accademia dello spiedo d’Alta Marca, Comune di Pieve, Consorzio Pro Loco del Quartier del Piave e associazione Slow food.